Il 25 aprile, dopo oltre sessant’anni, è e rimane un giorno fondamentale per la nostra Repubblica.
Con la Festa della Liberazione si celebra l’anniversario della libertà per un paese intero dall’oppressione, dalla guerra e dalla tirannia.
Questo giorno è per tutti noi il simbolo del risveglio della coscienza nazionale e civica del popolo italiano che, per molti anni, fu costretto a subire le scelte drammatiche del regime fascista culminate, poi, tragicamente, nella seconda guerra mondiale.
Oggi celebriamo una giornata di festa, ma non dobbiamo dimenticare il sacrificio di tanti giovani, ragazzi e ragazze, uomini e donne, intellettuali e contadini, operai e professionisti di diverse fedi, culture e provenienze politiche e geografiche che si unirono e dettero il proprio contributo per la libertà, pagando con la propria vita la causa della libertà, della democrazia e dell’uguaglianza.
Quello che colpisce, ricostruendo la storia di quegli anni, è l’eterogeneità del movimento partigiano, che seppe unire comunisti, ma anche monarchici, gruppi cattolici, socialisti e militanti nel gruppo di azione, pronti a combattere una battaglia di armi e di valori per costruire un mondo più giusto per tutti.
Una unità che nel sacrificio di quelle generazioni ha consegnato anche a noi, generazione nipote della resistenza, un mondo più libero e democratico.
Il 25 aprile è ancora adesso una data che unisce gli italiani intorno ai valori della democrazia e che vede il nostro Paese, oggi come ieri, impegnato per portare il messaggio della Liberazione nel mondo, un messaggio che è orgoglio e segno tangibile della nostra storia.
Ricordare perché l’esperienza drammatica di quel periodo renda sempre vivo e chiaro in tutti noi, nelle istituzioni democratiche, da parte delle forze democratiche e progressiste del nostro paese, l’impegno per costruire la pace ovunque e l’impegno per respingere le sacche di odio e violenza che accompagnano alcune aree del mondo.
Il presente manifesto, in relazione al disposto dell’art. 32, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69, è inserito anche nel sito Web istituzionale di questo comune.